La Rivoluzione vincerà a Kobanê!

È il ventiquattresimo giorno di attacchi dell’ISIS contro Kobanê. Mentre le forze che difendono la popolazione in ogni villaggio di confine sono gli “scudi umani” che fanno da sentinelle contro gli attacchi dell’ISIS, tutti, ovunque nella regione in cui viviamo, si sono sollevati per non lasciar cadere Kobanê.

Abbiamo partecipato allo scudo umano/sentinella per circa tre settimane nel villaggio di Boydê a ovest di  Kobanê. Negli ultimi due giorni, le esplosioni ed i rumori degli scontri si sono intensificati nei distretti periferici e nel centro cittadino. In questo periodo di intensi scontri, le forze militari hanno aumentato i propri attacchi contro gli scudi umani/sentinelle presso i villaggi di confine. I soldati dello Stato turco hanno attaccato con bombe lacrimogene coloro che si avvicinavano
al confine da entrambe le parti, incluso il villaggio in cui ci trovavamo, che è stato attaccato martedì. I soldati hanno anche usato qualche volta proiettili mortali nei loro attacchi, ed hanno ferito alcune persone.

Questi attacchi contro i villaggi di confine ci mostrano in modo specifico come alle forze dell’ISIS sia permesso passare attraverso il confine. Il supporto della Repubblica di Turchia all’ISIS è chiaramente visibile qua come là. Ovviamente non è l’unica cosa ad essere chiara. Abbiamo saputo che uno dei leader dell’ISIS che comanda l’attacco su Kobanê è stato ucciso dalle forze YPJ/YPG. Intanto oggi gli scontri sono stati più intensi che negli scorsi giorni e sono continuati per tutta la
giornata. I rumori degli scontri non si sono in gran parte mai fermati oggi. Comunque ora sappiamo che le esplosioni sono fatte dalle forze YPJ/YPG. È stato riportato che le forze YPJ/YPG hanno tatticamente svuotato le strade del centro di  Kobanê, tendendo una trappola all’ISIS, neutralizzandoli con tattiche che hanno avuto successo.

Tutti sono eccitati dalle cose che vengono dette alle assemblee del villaggio; una di queste è la paura dell’ISIS per le donne guerrigliere. L’ISIS rappresenta lo stato, il terrore, il massacro e anche il patriarcato ovviamente. Poiché a causa del proprio credo non possono diventare i cosiddetti “martiri” quando sono uccisi dalla donne guerrigliere – le combattenti delle YPJ – hanno paura di incontrare le forze delle YPJ. Perché quando incontrano loro, le donne che combattono
contro di loro non mostrano pietà per la sorte dell’ISIS. Questa è la libertà contro il patriarcato creata dalle combattenti YPJ.

La ribellione che sorge in tutto il Kurdistan e in tutte le città dell’Anatolia negli ultimi due giorni, ci fa sentire l’invincibilità del popolo organizzato. Queste ribellioni aumentano la fiducia nella
rivoluzione per tutti a Kobanê, nei villaggi al confine di Kobanê, e di tutta Rojava. Ogni volta che cade una sorella o un fratello, tuttavia noi sentiamo un dolore che intensifica la rabbia e la forza di ciascuno. Funerali che iniziano colpendo le ginocchia, gettandosi nella danza halay, colpendo con i piedi il terreno velocemente e con tanta forza da rompere la terra. Quindi il nostro dolore scoppia in rabbia, in modo veloce e forte.
Questo proprio quello di cui tutti hanno bisogno qui. Per la libertà e la rivoluzione che è ardentemente desiderata, nonostante tutto.

Lunga vita alla Resistenza Popolare di Kobanê!
Lunga vita alla Rivoluzione Popolare di Rojava!
Lunga vita alla nostra Azione Anarchica Rivoluzionaria!

Azione Anarchica Rivoluzionaria – DAF ( Devrimci Anarşist Faaliyet)

7-10-2014 Turchia

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