In Medio Oriente la diffusione della democrazia, della libertà e della
tolleranza sono ostacolate da tutti gli Stati: Israele, Emirati del Golfo,
Monarchia saudita, Turchia di Erdogan, Siria di Assad, Iran degli
ayatollah. Si tratta di governi autoritari che reprimono e combattono con
la violenza e il terrore ogni protesta, ogni atto di ribellione. Governi
ampiamente sostenuti economicamente e politicamente dagli Stati Uniti
e dal Regno Unito, dalla Russia e dalla Francia, e anche dall’Italia.
Chiunque si impegni in processi di liberazione viene represso nel
sangue sotto il silenzio complice delle potenze dominanti.
Esemplare il caso dei curdi, a lungo massacrati, deportati, arrestati,
eppure oggi gli unici a combattere sul campo l’ISIS e ad averlo più volte
bloccato e sconfitto, liberando territori ove mettono in pratica il
Confederalismo democratico, ovvero una società senza stato basata
sulle libere comuni, sul metodo assembleare, sul rispetto dell’ambiente,
sulla centralità della donna, sull’eguaglianza di tutti, vero modello di
emancipazione per tutti i popoli.
Se i paesi “occidentali” volessero veramente ridurre la violenza
internazionale, dovrebbero rinunciare alle politiche di saccheggio,
guerra e destabilizzazione che conducono nel Medio Oriente, in Africa e
nel resto del mondo. Invece conoscono solo la parola guerra, con
grande giubilo per l’apparato militare industriale, che continua ad
ingrassare, mentre le popolazioni subiscono tagli ai servizi e vessazioni.
L’Italia è l’ottavo paese esportatore di armi al mondo; le spese militari
degli USA superano ogni anno i 610 miliardi di dollari!
Contro la guerra e il terrore degli stati; contro la spirale folle
della violenza senza fine; contro i fanatismi religiosi e
l’ingordigia dei mercanti di armi; contro tutti gli eserciti:
lottiamo per smantellare le basi militari di morte, come il MUOS
di Niscemi, per la smilitarizzazione dei nostri territori; per la
fuoriuscita dalla NATO, l’alleanza che rappresenta una delle
principali fonti di instabilità e di pericolo di guerra nel mondo.
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“La pandemia da Sars-CoV-2, il virus che provoca la malattia denominata Covid-19, sta determinando un profondo stravolgimento delle nostre vite e delle nostre abitudini…”
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